Il 15 luglio 1983 fu messo in vendita in Giappone uno strano
aggeggio bianco e rosso. Si chiamava Famicom (Family Computer), prodotto dalla Nintendo in pochi anni avrebbe cambiato il mondo dei
videogiochi per sempre. Nonostante la crisi che tentanni fa fece chiudere molte case produttici di videogames, ed alcuni problemi
tecnici che causarono i richiami delle prime versioni, in circa un anno
Nintendo riuscì a vendere 2,5 milioni di Famicom in Giappone, facendo
sperare in una ripresa del mercato, fermo da mesi e con pochi nuovi
giochi pubblicati.
Alla Nintendo intuendo l'affare si erano messi al lavoro per trasformare l’affare rosso e bianco, per esportarlo in altri paesi. L’obiettivo principale erano gli Stati
Uniti, ma convincere gli utenti a passare al nuovo sistema non era
facile. Nintendo provò a stringere un accordo con Atari, ma non se ne
fece nulla.
Alla società giapponese non restò che fare da sé e
nell’ottobre del 1985 presentò la versione per gli Stati Uniti della sua
console. fecero un restyling estetico della console: due tonalità di grigio e una fascia verticale nera.
Un design molto
essenziale, che sarebbe presto diventato familiare per decine di
milioni di persone in tutto il mondo.
Anche il nome fu cambiato il Famicom divenne Nintendo Entertainment System, ma per tutti la
console sarebbe diventata NES e dalle nostre parti genericamente “il
Nintendo”.
Nel nostro paese il NES arrivò dopo nel 1987, in Italia la Nintendo non si occupò direttamente della distribuzione della
console come nel Regno Unito, in Canada e in Oceania,
stringendo un accordo con Mattel che divenne il distributore ufficiale.
Il NES ebbe un successo senza precedenti nel mondo dei videogiochi tra
la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta: ne furono vendute quasi 62
milioni di unità, il NES è stato ufficialmente abbandonato dalla società in Giappone
nel settembre del 2003, a oltre 20 anni dalla sua diffusione sul
mercato.
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